Struttura direttiva militare costituita da
ufficiali in forza presso il comando di una grande unità, di un reparto o
presso il ministero della Difesa, che operano in sinergia con il comandante
svolgendo così una funzione di ausilio e collaborazione. ║ Per
estens. - Il gruppo di persone che seguono e assistono il capo di una qualsiasi
organizzazione:
lo S.M. di un partito. • Encicl. - Lo
S.M.
trae origine dai reggimenti (formati da lanzichenecchi) delle antiche
città-stato tedesche; era composto da un sergente maggiore, responsabile
dell'addestramento, e da un quartiermastro, responsabile dell'alloggiamento
delle truppe. Nel senso moderno del termine, lo
S.M. si ritiene nato con
Gustavo II di Svezia, che operò una trasformazione nell'organizzazione
del reggimento lanzichenecco, costituendo nel proprio quartier generale una
struttura esecutiva centralizzata e suddivisa per competenze. Tale sistemazione
fu perfezionata da Federico II di Prussia e trovò realizzazione pratica
con Napoleone e H.K.B. von Moltke. ║ Gli
S.M. si suddividono in
tanti uffici quante sono le branche di attività a loro affidate; possono
comprendere reparti che si occupano dell'addestramento, della logistica, del
personale, ecc. L'intera struttura si avvale dell'operato del
capo di
S.M., che dirige e coordina le attività del comando, del
sottocapo
di S.M., che organizza le attività logistiche, e degli
ufficiali
di S.M., scelti dopo aver frequentato la scuola di guerra e attuato un
tirocinio presso comandi e unità delle forze armate. In Italia lo
S.M.
della Difesa è composto dagli ufficiali delle forze di terra, mare e
aria, coordinati dal
capo di S.M. della Difesa che presiede, con
il segretario generale del ministero della Difesa, il
Comitato dei capi di
S.M. Lo sviluppo sempre maggiore di operazioni coinvolgenti le tre forze
armate ha reso necessaria la formazione, sia in sede nazionale sia
internazionale, di
S.M. combinati, che coordinino le loro attività
per cooperare nel modo migliore.